Regole per la prevenzione del Diabete Mellito

Ho letto, con molto interesse, il lavoro pubblicato su ADI Magazine in cui vengono elencate le abitudini alimentari migliori nella prevenzione del Diabete Mellito, patologia sempre più diffusa nella nostra società.
Esortandovi a leggere il detto articolo vi riporto 9 delle regole elencate:

1. Maggior introito di fibra alimentare
2. Ridurre gli alimenti raffinati e/o ad alto indice glicemico (nelle future curiosità approfondiremo il tema)
3. 5 porzioni al giorno di frutta e verdura fresca di stagione.
4. Latte – un maggior introito di calcio e magnesio, minerali peculiari del latte, riducono il rischio di diabete.
5. Caffè – studi prospettici hanno evidenziato che soggetti che bevono fino a tre tazzine di caffè/die hanno meno possibilità di sviluppare diabet
6. Thè – una tazza di te/die abbassa il rischio di sviluppare diabete. Tale effetto è maggiormente evidente con il te nero piuttosto che con il te verde.
7. Alcool – secondo l’Health Professionals Follow-up Study un moderato consumo di alcool favorisce la prevenzione del diabete. Tale consumo equivale per la donna ad 1 bicchiere/die e per 2 per l’uomo.
8. Fruttosio e Bevande zuccherate – sono da limitare fortemente
9. Sodio – da ridurre

FONTE: G. De Pergola, A Ammirati, S. Bavaro, D. Caccavo, A. Gesuita. “Prevenzione del diabete mellito mediante dieta”. ADI Magazine, 3, 2011; 15.

Si può combattere l’obesità camminando?

Sembra che tra i nutrizionisti vi sia sempre più l’abitudine a consigliare di camminare a passo sostenuto.
Indubbiamente se si aumenta il dispendio energetico abbassando, contestualmente e razionalmente, l’introito calorico il risultato sarà una diminuzione di peso.
Ora, in più, i ricercatori del Harvard School for Public Health di Boston hanno dimostrato attraverso una ricerca che camminare a passo svelto per circa un’ora al giorno dimezza l’effetto dei geni legati all’obesità; in particolare si può ridurre la circonferenza vita.
I ricercatori, attraverso il medesimo studio, hanno inoltre dimostrato che guardare la tv per più di due ore al giorno aumenta l’espressione degli stessi geni.
Lo studio ha coinvolto, per due anni, 7740 donne e 4564 uomini a cui è stato calcolato il rischio genetico attraverso l’individuazione delle 32 varianti note del gene FTO (cosiddetto gene dell’obesità).
I soggetti che quotidianamente hanno camminato per un’ora a passo sostenuto hanno subito 4 volte meno l’effetto delle varianti del gene FTO.

Fonte:

http://circ.ahajournals.org/cgi/content/meeting_abstract/125/10_MeetingAbstracts/A004?sid=f51340a9-48b1-4cb8-8f6d-e9b0ee422b82

http://news.health.com/2012/03/14/walking-obesity-genes/

Studio sul succo di Arance rosse

Il nutrizionista, spesso, consiglia di non consumare troppi succhi di frutta a causa della grande quantità di zuccheri presenti.
Negli ultimi anni il consumo del succo di arance ha registrato un aumento considerevole forse grazie alle divulgate notizie delle proprietà di questi frutti meravigliosi come i carotenoidi ol e vitamine C,A,B1-6-3.
Chiaramente non tutte le varietà di arance sono uguali e per cui anche i loro succhi hanno diverse proprietà ed impatto sulla nostra salute.
I composti più abbondanti nelle arance rosse sono gli Antociani a cui sono attribuite proprietà antinfiammatorie e antiossidanti

Nel 2010 venne pubblicato sulla rivista“International Journal of Obesity” uno studio effettuato su topi in cui misero in relazione il consumo di succo di arance rosse e l’aumento di peso corporeo. Confrontando l’effetto del consumo di succo di arance rosse (Moro) e di arance gialle (Navelina), i ricercatori constatarono che la somministrazione di succo di arance rosse per un periodo di 12 settimane riduceva nei topi l’aumento di peso e l’accumulo di tessuto adiposo, conseguenti a una dieta ricca in grassi, nonostante l’aumento di zuccheri introdotti con il succo.
Al contrario, a seguito del consumo di succo di arance gialle non si osservarono risultati significativi.
Successivamente ,somministrando ai topi un estratto di antociani provenienti dal succo di arance rosse, si osservava una riduzione di peso, ma non altrettanto incisiva, gli studiosi conclusero quindi che alti composti contenuti nelle arance potessero contribuire all’azione anti-obesitá del succo.

Questi risultati non sono stati confermati dai successivi studi effettuati sull’uomo ma i ricercatori continuano a modificare i criteri di studio per confermare le importanti evidenze scientifiche

Per leggere per intero l’articolo riportato:

http://blogs.funiber.org/italia/2012/03/12/succo-di-arance-rosse-e-salute-risultati-interessanti-ma-mancano-studi-sull%e2%80%99uomo/?utm_source=Funiber&utm_medium=rss&utm_campaign=rss

Fibre e sistema cardiocircolatorio

PLoS ONE ha pubblicato uno studio eseguito seguendo le abitudini alimentari di oltre 20.000 persone per monitorare il rischio di malattie cardiovascolari.
Il Dr. Peter Wallström, dell’università di Lund, in Svezia, ha analizzato, insieme al suo team 13 diverse variabili nutrizionali, compreso il consumo di fibre alimentari, di grassi, di proteine e di carboidrati.
Il gruppo in analisi era composta da 8.139 partecipanti di sesso maschile e 12.535 partecipanti di sesso femminile, entrambi con un età compresa tra i 44 ed i 73 anni di età. Tutti i componenti del gruppo di studio avevano in comune la totale assenza di patologie cardiovascolari e di Diabete Mellito.
A fine studio si è riscontrato che le donne abituate ad un’alimentazione ricca di fibre hanno dimostrato quasi il 25% in meno di probabilità di contrarre malattie cardiovascolari rispetto a quelle con alimentazione povera di fibre
Per gli uomini la tendenza è stata la medesima ma con percentuali meno pronunciate; la motivazione della differenza tra i sessi non è chiara.
Chi volesse leggere l’abstact dell’articolo di riferimento:

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0031637

Il tè verde riduce il rischio di disabilità funzionale negli anziani

Il tè verde ha un alto contenuto di molecole antiossidanti che sono responsabili delle sue proprietà benefiche. Per confermare questa tesi e per comprendere quali fossero, nello specifico, queste proprietà in Giappone è stato condotto uno studio dedicato.
Il Dottor Tomata Yasutake i colleghi della Tohoku University Graduate School of Medicine di Sendai (Giappone)
hanno voluto verificare se chi consumava regolarmente tè verde aveva un minor rischio di fragilità e disabilità funzionale legate all’invecchiamento.
I ricercatori hanno seguito per crca tre anni 14.000 adulti di età media 65 anni. In base al consumo giornaliero di tè verde, fattori legati al loro stile di vita hanno evidenziato che le persone che avevano assunto una maggior quantità di tè verde e con una maggiore frequenza avevano una minore probabilità di sviluppare “disabilità funzionale” nei successivi tre anni. In dettaglio: il 7,1% degli adulti giapponesi che avevano bevuto almeno cinque tazze di tè verde al giorno era stato afflitto da disabilità funzionale, rispetto all’8% di coloro che avevano bevuto 3-4 tazze al giorno, l’ 11% di coloro che avevano assunto 1-2 tazze, e il 13,3% che aveva consumato meno di una tazza al giorno.
Possiamo allora affermare che bere tè verde regolarmente aiuta le persone anziane a rimanere più al lungo agili, indipendenti e con minor fragilità.
Chi volesse leggere l’abstact dell’articolo di riferimento:

http://www.ajcn.org/content/early/2012/01/24/ajcn.111.023200

Arance e pompelmi possono aiutare a prevenire il rischio di ictus

E’ quanto emerge da uno studio eseguito da un team di ricercatori della Norwich Medical School (University of East Anglia), in collaborazione con studiosi della Harvard School of Public Health di Boston e con un ricercatore italiano dell’Universitá di Bari.

I Flavanoni, una classe di Flavonoidi (molecole presenti in molti alimenti come frutta, verdura, cacao, vino rosso e tè) sembrano essere coinvolti nella diminuzione del 19% del rischio di Ictus Ischemico. Queste classe particolare di molecole è presente negli agrumi. Ovviamente questo risultato è da ritenersi preliminare e i ricercatori sono già al lavoro per confermarlo.

Nel frattempo è una buona idea consumare regolarmente Arance, Pompelmi e i loro succhi: mi raccomando senza zuccheri aggiunti!

L’Articolo di riferimento è scaricabile.